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Il divario di genere nell’ambientalismo

Il divario di genere nell’ambientalismo

Secondo uno studio condotto da Mintel nel Regno Unito1, quando si tratta di implementare e mantenere delle buone abitudini in relazione all’impatto ambientale, le donne sono più avanti degli uomini. Al fine di rappresentare questo fenomeno, nella ricerca si è introdotto il termine eco gender gap – letteralmente il divario ambientale di genere.

La ricerca di Mintel

Sebbene il numero di persone che sostiene di voler vivere in modo più etico sia aumentato e in aumento, la maggior parte di queste persone sono donne – 71% di donne vs il 59% di uomini, nel Regno Unito. Allo stesso modo, gli uomini sembrerebbero meno inclini anche a coinvolgere amici e familiari in uno stile di vita più etico e sostenibile, rispetto alle donne.

Dalla ricerca emerge che gli uomini sono notevolmente meno coscienziosi delle donne, sia quando si tratta di mantenere abitudini in generali rispettose dell’ambiente, che per azioni specifiche. Tra quest’ultime, emergono il riciclo e il compostaggio, l’abbassare o spegnere il riscaldamento quando non si è in casa, consumare meno acqua, ridurre o evitare il consumo di carne e latticini, e cercare di ridurre lo spreco alimentare.

I motivi dietro al gap

In passato, vari studi condotti negli anni ’90 fino ai primi anni 2000, hanno attribuito il divario di genere alle differenze di personalità tra uomini e donne. Varie ricerche, nel periodo, hanno evidenziato una maggiore tendenza delle donne a essere prosociali, altruiste ed empatiche, con un’etica della cura più forte e una prospettiva orientata al futuro. Secondo queste ricerche, le donne hanno livelli più elevati di socializzazione perché tendono a volersi prendere cura degli altri e a essere socialmente responsabili, il che le porta a preoccuparsi dei problemi ambientali e a essere disposte a adottare comportamenti ambientali più attenti alla sostenibilità.

In alternativa, l’eco gender gap potrebbe essere semplicemente un riflesso del fatto che molte donne tendono ancora a farsi carico della gestione della casa, con faccende come la spesa, la pulizia, il bucato e la differenziazione dei rifiuti.

divario genere ambientalismo donne - donne impegnate nei lavori domestici

Tuttavia, secondo la ricerca di Mintel, sebbene quello delle diverse mansioni in ambito domestico potrebbe essere un motivo, c’è anche chiaramente una più ampia disconnessione tra gli uomini e le questioni ambientali. Questa potrebbe essere dovuta al fatto che gli uomini sentono che la cura dell’ambiente in qualche modo mini la loro mascolinità.

Il fatto che ormai la femminilità e il vivere ecosostenibilmente siano diventati cognitivamente collegati, o che comunque lo siano da molti, potrebbe scoraggiare gli uomini dal fare la loro parte. Oltre alla ricerca di Mintel, anche svariate altre ricerche, negli ultimi anni, hanno sostenuto la stessa tesi2.

Questo sentimento rischia di essere rafforzato dalle pubblicità, che spesso promuovono campagne ecocompatibili e affermazioni sui prodotti rivolte in gran parte a un pubblico femminile – con campagne pubblicitarie green spesso associate a campagne pink.

Il divario generazionale

Nonostante l’elevata percentuale di giovani adulti che affermano di cercare di vivere in modo più etico, i livelli di spreco alimentare tra i giovani, così come anche le abitudini legate al riciclo dei rifiuti, sono men che mai ottimali. Questo potrebbe, secondo i ricercatori, essere legato, almeno in parte, al fatto che i nuovi giovani adulti sono cresciuti in una cultura dell’usa e getta. Una cultura in cui, fino a poco tempo fa, si pensava poco allo spreco alimentare, a ridurre gli imballaggi in plastica, a evitare i prodotti monouso o a far generalmente del bene per l’ambiente.

Tuttavia, è importante notare che, nonostante questa cultura di sottofondo, sia proprio questa generazione quella che sta principalmente lottando per adottare abitudini ambientali migliori.

Inoltre, quando si guarda solo ai giovani, il divario di genere sembrerebbe ridursi notevolmente, fino quasi ad arrivare ad un’uguaglianza di azioni e impegno socio-ambientale.

L’opportunità data dal divario

Che si tratti di donne o di giovani più impegnati per l’ambiente, questo squilibrio potrebbe offrire l’opportunità, ai più impegnati. di guidare il cambiamento.

divario genere ambientalismo donne - insegnare la sostenibilità

Assumendo la responsabilità di essere gli amministratori e gli educatori della sostenibilità, si potrebbe spingere verso una chiusura del divario non solo a livello ambientale, ma anche in altri ambiti della società – dalle differenze di salario al lavoro domestico.

Fonti:
1) Mintel, The eco gender gap: 71% of women try to live more ethically, compared to 59% of men, 2018. Reperibile su: https://www.mintel.com/press-centre/social-and-lifestyle/the-eco-gender-gap-71-of-women-try-to-live-more-ethically-compared-to-59-of-men
2) Swim J.K., Gillis J.A., Hamaty K.J., Gender Bending and Gender Conformity: The Social Consequences of Engaging in Feminine and Masculine Pro-Environmental Behaviors, 2019. Pubblicato in Sex Roles 82, 363-385, 2020.
Brough A.R., Wilkie J.E.B., Ma J., Isaac M.S., Gal D., Is Eco-Friendly Unmanly? The Green-Feminine Stereotype and Its Effect on Sustainable Consumption, 2016. Pubblicato in Journal of Consumer Research, Volume 43, Issue 4, December 2016, Pages 567–582.

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