Energia e Mobilità
7 consigli per risparmiare e non sprecare nel riscaldamento domestico

7 consigli per risparmiare e non sprecare nel riscaldamento domestico

Vi chiedete come mai la bolletta del gas sia così alta? Qui di seguito troverete dei consigli per risparmiare.

Siete preoccupati per l’ambiente e vorreste ridurre i vostri consumi? Bravi, fate bene, visto che per il riscaldamento in Italia lo scorso anno sono state bruciate 56 Mtep. Questa unità di misura rappresenta la quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio, e già non partiamo bene se questo è il presupposto. Tutta questa energia viene prodotta al 20% da fonti rinnovabili, delle quali al 75% biomassa e al 23% pompe di calore. Il resto dell’energia viene fornito prevalentemente da gas, e a seguire da petrolio e carbone1.

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Questa energia termica ha un costo molto elevato per l’ambiente, visto che in maggioranza la produciamo con caldaie a gas che emettono CO2 in atmosfera. Per questo motivo dobbiamo stare molto attenti a come utilizziamo il riscaldamento.

Come ridurre i consumi di energia nel riscaldamento

Facile, spegniamo tutto, giriamo con 46 maglioni e stiamo tutti vicini vicini, facendo effetto-stalla. Ah, vivete in un paesino in montagna dove è da 2 mesi che non si sale sopra lo zero? Oppure non vi piace molto questa idea di tornare alla vita da caverna?

Allora ecco a voi una lista di consigli per ridurre il consumo e le emissioni nel contesto domestico, e risparmiare anche denaro.

  • Abbassa la temperatura
    L’Oms ha dichiarato che la temperatura ideale da tenere in casa va dai 18 ai 22 gradi. Quindi si potrebbe pensare di tenere nella stagione invernale 20 gradi in soggiorno e in bagno, 18 in cucina e 16 nella stanza da letto. Una temperatura più bassa, infatti, concilia il sonno e poi dai che bello è crearsi il proprio microclima sotto una pesantissima trapunta. Non vi dico di patire il freddo, ma vestendoci un po’ più pesante potremmo salvaguardare portafoglio e ambiente.
  • Non coprire i termosifoni
    So che è bellissimo indossare i vestiti belli caldi che sono stati davanti al termosifone. Però coprire i termosifoni con mobili, vestiti, tendaggi o qualsiasi cosa stuzzichi la nostra fantasia, ne riduce il rendimento. Il radiatore deve avere tutta la superficie libera, con nessun oggetto davanti, per riscaldare efficacemente e assicurare un buon ricircolo d’aria.
  • Installa valvole termostatiche o termostati
    In fase di progettazione sarebbe utile predisporre ogni stanza di un termostato dedicato, per effettuare una efficiente gestione del riscaldamento. Quante volte vi è capitato che nella stanza di vostra sorella vi fosse un microclima tropicale, e invece voi vivevate un’esperienza da inuit nell’artico? Purtroppo, a me sì. Se non potete aggiungere termostati, una buona soluzione potrebbe essere quella di installare delle valvole termostatiche direttamente sui termosifoni. Le valvole si installano al posto della normale valvola di regolazione e permettono di regolare direttamente sul termosifone la temperatura desiderata. Ne esistono sia di meccaniche, in cui la temperatura si regola girando la rotella, che di digitali, dove vi è un display e varie possibilità di regolazioni anche da remoto. Il costo varia per quelle meccaniche da 15-25 euro, e tra 40-80 euro per quelle digitali.
  • Isola la casa
    Isolare meglio la casa vi aiuta a trattenere il calore in inverno e vi protegge dalle spesso rigide temperature esterne. Per isolare la tua abitazione esistono due modi: cappotto termico esterno e interno. Il cappotto termico consiste nell’aggiungere strati isolanti internamente o esternamente ai muri della propria abitazione. Entrambe le soluzioni hanno dei pro e contro e vi consigliamo di affidarvi a una ditta specializzata per un preventivo e proposta su misura. Ricordiamoci comunque, che un cappotto termico ci isolerebbe anche dal calore durante l’estate. Se questa soluzione non fosse interamente possibile, prediligete almeno le pareti a nord della casa, che sono generalmente le più fredde.
  • Cambia gli infissi
    In combinazione con il cappotto, o anche come intervento separato, sarebbe utile sostituire le finestre. Prediligete finestre a doppio o triplo vetro, o addirittura quadruplo. Esistono anche finestre con integrati pannelli fotovoltaici per generare energia elettrica. Se non potete o non volete cambiare gli infissi, assicuratevi di sigillare gli eventuali spifferi d’aria con appositi para spifferi.
  • Installa un impianto solare termico
    Volete sfruttare un’energia totalmente gratuita e non stare più in ansia per le manovre russe sulle forniture del gas? Producete l’acqua calda da soli. Un sistema per farlo è il solare termico, che prevede l’installazione di collettori solari sul tetto, che riscaldano un liquido termovettore circolante in uno scambiatore di calore. Dallo scambiatore di calore accumuliamo l’acqua in un serbatoio, e da qui si può utilizzare sia per l’acqua sanitaria che per il riscaldamento. Questo sistema può essere supportato da una caldaia o da un sistema a pompa di calore.
  • Cambia la tua vecchia caldaia
    Sostituire la vecchia caldaia con una condensazione, o ancora meglio con un sistema a pompa di calore ridurrà i vostri consumi, vi farà risparmiare – e nel lungo periodo rientrare dei costi sostenuti. Il sistema a pompa di calore è particolarmente interessante perché permette di sfruttare il calore naturalmente presente nel sottosuolo nell’aria o nella falda acquifera.

Pensate quindi di ammodernare il vostro impianto di riscaldamento?

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Parecchi di questi interventi potrebbero avere un costo non indifferente, ma il rientro in consumi minori vi permetterà un successivo risparmio.

Incentivi

Stai pensando ad effettuare uno di questi interventi sopracitati e vorresti sapere quali misure esistono a sostegno dei tuoi investimenti?

Conto termico 2.0

Tutti gli interventi sopracitati sono coperti dal Conto Termico 2.0. Questo ecobonus rimborsa il 65% di un intervento atto a migliorare l’isolamento termico dell’abitazione o la produzione di energia. Il rimborso massimo è di 5000 euro, e i fondi vengono restituiti entro due mesi dall’inizio della convenzione.

Ecobonus 110%

Se n’è parlato tanto l’anno scorso ed era uno dei fiori all’occhiello del decreto rilancio, ma come funziona? Il bonus può essere erogato nel caso in cui i lavori effettuati portino all’aumento di due classi energetiche nell’abitazione. Il rimborso è previsto come una detrazione Irpef di durata massima 5 anni, e può effettivamente coprire il 110% della spesa sostenuta. Vi è la possibilità di cedere anche il proprio credito d’imposta, come sconto in fattura o a soggetti terzi come le banche.

Ecobonus 2021

Un altro incentivo è l’ecobonus 2021 che prevede una detrazione del 65 o 50%. É prevista una detrazione Irpef della durata di 10 anni. La percentuale di detrazione è variabile in base all’intervento effettuato e ha dei tetti massimi di spesa.

Per concludere, dei tre incentivi possibili, dobbiamo valutare attentamente quello che più si confà alle nostre possibilità ed esigenze, e casomai farci consigliare da un esperto.

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Quindi che facciamo?

Ognuno di noi dovrà valutare in base alla propria situazione e disponibilità economica quali interventi è disposto a fare. Ogni piccolo intervento, o risparmio sui consumi, che riusciremo a fare, sarà un piccolo passo nella giusta direzione. Questo piccolo passo nella giusta direzione farà parte del cammino che l’umanità dovrà intraprendere verso un maggior rispetto e tutela dell’ambiente che ci circonda.

Fonti:
1) GSE, Fonti rinnovabili in Italia e in Europa, Luglio 2019.

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